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Comunita terapeutica La Soffitta k2 Comunita terapeutica La Soffitta comunita terapeutica la soffitta Comunita comunita comunita terapeutica comunita terapeutica soffitta la soffitta ONLUS onlus disagio psichico gruppo appartamento gruppo appartamento
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famiglia, lavoro, casa
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La Soffitta è una comunità terapeutica, un gruppo appartamento che si rivolge a giovani con disturbi della personalità e psicotici.
 
Il coinvolgimento dei familiari

La famiglia è un punto centrale nel percorso riabilitativo presso la comunità terapeutica.

Nel momento in cui in un nucleo familiare uno dei membri viene investito da una patologia psichiatrica la sofferenza e il disagio dello stesso solitamente toccano livelli molto elevati, condizioni che rendono spesso attivo un bisogno di ascolto e sostegno in ognuno dei familiari. E' molto importante, quindi, che i membri della famiglia siano coinvolti nei percorsi riabilitativi dei ragazzi, sia per potere offrire loro luoghi e tempi in cui essere ascoltati in quanto persone che stanno affrontano una difficile esperienza di vita al fianco dei propri congiunti e sia perchè il contributo che i familiari possono dare allo sviluppo del percorso riabilitativo in termini di collaborazione con il gruppo di lavoro è, non solo significativo per il lavoro riabilitativo, ma fondamentale. Creare una rete di supporto e di comunicazione tra il paziente, la sua famiglia e l'èquipe terapeutica, migliorando l'integrazione e facilitando la reciproca comprensione dei bisogni evita i rischi di frammentazione che comporterebbe per il soggetto il doversi relazionare con due modi tra loro non comunicanti. La corretta informazione della famiglia ed il suo coinvolgimento nel Programma Terapeutico consentono, invece, di allargare il campo di indagine e rinforzare le modalità di approccio al soggetto: rendendo la famiglia protagonista è possibile stimolarla ad una maggiore collaborazione, rendere più accettabile la malattia, diminuire lo stress e il disagio che questa comporta per l'intero nucleo familiare con un conseguente rinforzo dell'efficacia del lavoro riabilitativo.

Sebbene solamente il ragazzo e non i familiari siano in carico presso la Comunità Terapeutica - Gruppo Appartamento La Soffitta, il coinvolgimento dei familiari nel corso dei percorsi riabilitativi viene ritenuto di enorme importanza e si realizza attraverso alcuni interventi che sono svolti dal gruppo di lavoro della Comunità Terapeutica - Gruppo Appartamento La Soffitta, interventi che possono essere integrati o privilegiati gli uni rispetto agli altri a seconda del tipo di famiglia, delle problematiche o della disponibilità ad affrontarle:

  • sostegno e affiancamento nel corso delle visite dei familiari alla struttura: gli educatori della Comunità Terapeutica - Gruppo Appartamento si pongono come mediatori nel corso delle visite dei familiari ai loro congiunti nel caso vi siano conflittualità forti o emergano dinamiche che possono in qualche modo essere di ostacolo alla prosecuzione del percorso riabilitativo da parte dei ragazzi.
  • telefonate di aggiornamento: sono fatte dall'Educatore Referente del ragazzo ai genitori per informarli rispetto all'andamento del percorso riabilitativo del loro congiunto, degli esiti di eventuali visite mediche o esami svolti, delle visite psichiatriche fatte, del tono dell'umore del ragazzo nel corso di quel periodo.
  • incontri informativi: sono tenuti dal Coordinatore della struttura e riguardano la trasmissione delle osservazioni che gli operatori hanno svolto rispetto ai Programmi Riabilitativi Individuali e rispetto alle interazioni avvenute fra i familiari e i ragazzi stessi.
  • supporto ai familiari rispetto alle linee educative da seguire durante il percorso presso il Gruppo Appartamento - Comunità Terapeutica La Soffitta, in aderenza al Programma Riabilitativo Individuale.



Tirocini lavorativi, borse lavoro, inserimenti lavorativi

Per i residenti del Gruppo Appartamento - Comunità Terapeutica La Soffitta esiste la possibilità di seguire percorsi di avvicinamento al lavoro e corsi di formazione in diversi settori:

·       falegnameria

·      aree verdi

·       laboratorio di ceramica

·       ristorazione

·       tipografia

·       igiene ambientale

Tali percorsi sono pensati e proposti tenendo conto delle effettive risorse della persona, accertati con la stesura di un bilancio di competenze. Per tali motivi riteniamo fondamentale costruire insieme ai residenti stessi, fin dall'inizio un percorso di orientamento, formazione e transizione al lavoro personalizzato.

All'interno del percorso si opera per costruire e sviluppare nella persona "l'abito mentale" necessario alla tenuta psicofisica negli ambienti di lavoro. Si lavora sugli aspetti preliminari della puntualità, della scelta del vestiario, dell'utilizzo dei mezzi di trasporto. La persona è seguita sul lavoro, in particolare nella prima fase, da educatori del Gruppo Appartamento - Comunità Terapeutica La Soffitta, la vicinanza permette di gestire momenti di crisi e di rigetto e sviluppare abilità e velocità nello svolgimento delle mansioni affidate. Il vissuto lavorativo è poi elaborato nella vita quotidiana dell'appartamento nel confronto con gli educatori e gli altri residenti.

Per questi percorsi si utilizzano preferibilmente le Cooperative Sociali di tipo B appartenenti al medesimo Consorzio (Sol.co di Imola) di cui fa parte la Cooperativa Sociale fuoric'entro (che gestisce il Gruppo Appartamento - Comunità Terapeutica La Soffitta).


Housing

L'obiettivo di ogni inserimento è portare a compimento il percorso terapeutico concordato al momento dell'ingresso con il Dipartimento di Salute Mentale inviante. Nel caso di inserimenti a medio-lungo termine è auspicabile che la persona una volta dimessa possa essere reinserita in un contesto socio abitativo adeguato alle capacità acquisite. Al memento della dimissione insieme all'equipe del DSM inviante si valuta il percorso riabilitativo compiuto presso la Comunità Terapeutica - Gruppo Appartamento La Soffitta, il raggiungimento dell'obiettivo generale dell'inserimento e si imposta l'eventuale percorso successivo alla dimissione (in modo da potere iniziare a lavorare su di esso negli ultimi mesi di permanenza presso il Gruppo Appartamento - Comunità Terapeutica La Soffitta).

Fra le possibilità successive alla dimissione dal Gruppo Appartamento - Comunità Terapeutica La Soffitta vi sono:

1. il ritorno in famiglia

2. un riavvicinamento al territorio di provenienza in contesti protetto o semi protetto

3. la possibilità di proseguire con percorsi volti all'acquisizione di una graduale autonomia abitativa parziale o totale in un appartamento adiacente al Gruppo Appartamento La Soffitta, appartamento che prevede una protezione a fasce (solo negli orari diurni) continuando ad avere il Gruppo Appartamento La Soffitta e gli stessi operatori come punti di riferimento.

Le prime due possibilità prevedono che il gruppo di lavoro faciliti un graduale disinvestimento nei confronti del Gruppo Appartamento - Comunità Terapeutica La Soffitta per promuovere nell'utente un nuovo investimento verso il contesto di provenienza. Dovrà essere cura del DSM inviante mettere in piedi reti di sostegno idonee al reinserimento della persona nel contesto di provenienza.

La terza possibilità prevede un lavoro concertato fra DSM inviante e gruppo di lavoro della Soffitta per progettare e attivare un percorso volto all'acquisizione di una graduale autonomia abitativa nel rispetto dei tempi e delle modalità ritenute idonee per l'utente.

In tutti e tre i casi occorrerà che il gruppo di lavoro operi in modo da rassicurare il più possibile l'utente rispetto agli avvicendamenti del suo imminente futuro, cercando di contenere le ansie rispetto al futuro, le angosce relative alla separazione dalla struttura e sostenere l'autostima della persona. Secondo Carli (1998) l'indicatore più sensibile e importante (e anche il più difficile da realizzare) della funzionalità di una struttura residenziale è la sua reale capacità di risolvere l'appartenenza a essa dei singoli, rendendone quindi reversibile l'appartenenza. Non solo quindi la capacità di portare a termine il programma di intervento previsto, quindi di consentire la dimissione degli ospiti; ma anche la verifica, in questi ospiti, di una reale capacità di autonomizzarsi in modo completo dalla stessa struttura.


 
   
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